Apprezzato fin dall’antichità per il suo aroma e utile complemento in tutte le diete depurative e dimagranti, il sedano è un ortaggio con ottime proprietà nutrizionali.
La prima caratteristica del sedano è la leggerezza. Per 100 grammi apporta circa 15 calorie e la ricchezza di fibre e acqua lo rende un tipico spezza fame dietetico. È una fonte importante di minerali preziosi per il benessere, in particolare potassio, ferro e manganese, e contiene inoltre vitamina A, vitamina E e vitamina C. Il contenuto di grassi è irrilevante e sembra anzi che il sedano abbia un’azione positiva sul loro metabolismo. Apprezzabile è l’azione diuretica e depurativa di questo ortaggio, che non può mancare in una dieta mirata a ridurre gonfiori e cellulite. Sono inoltre attribuite al sedano proprietà di contrasto al colesterolo in eccesso ed è considerato anche un valido digestivo. È infine consigliato nelle diete contro l’ipertensione e come antinfiammatorio.
Le controindicazioni all’utilizzo del sedano sono collegate alla possibilità, non così rara, di allergie e intolleranze anche gravi. L’allergia al sedano può talvolta associarsi all’allergia ai pollini di betulla con una reazione crociata.
Dai semi di sedano in erboristeria si ricava un olio essenziale al quale è collegato l’odore caratteristico della pianta e che contiene una buona percentuale di flavonoidi antiossidanti. L’olio essenziale di sedano è apprezzato come antinfiammatorio e calmante.
Il sedano è perfetto per la dieta estiva, ideale da sgranocchiare, da frullare per ottenere zuppe e bevande detox e rimineralizzanti, da aggiungere a pinzimoni e insalate o come insaporitore per il brodo. È inoltre, insieme a cipolla e carota, il terzo ingrediente del classico soffritto. Quando si sceglie di cuocerlo è consigliabile farlo a vapore, così che conservi molte delle sue proprietà. Tuttavia se si decide di impiegarlo per ricette in padella e al forno si potrà avere un ottimo risultato soprattutto scegliendo il sedano rapa.
Dopo l’acquisto il sedano si conserva in frigorifero, ma non troppo a lungo. Meglio consumarlo entro pochi giorni affinché non perda sapore e consistenza e le sue proprietà restino intatte.
Origini, varietà e usi del sedano
Il sedano (Apium graveolens) è una pianta della famiglia delle Apiaceae (o Ombrellifere, dalla forma dei fiori), come la carota e il finocchio. Originaria dell’area del Mediterraneo, la pianta del sedano era conosciuta e utilizzata già nell’Antica Grecia.
Se ne contano due varietà ben distinte: il sedano da costa (dulce), che può essere di colore verde o bianco e del quale si utilizza il gambo, e il sedano rapa (o sedano di Verona) del quale si consuma la radice, cruda oppure cotta. Il sapore di queste varietà è molto simile, anche se il sedano bianco risulta più delicato e meno fibroso ed è in genere considerato il più adatto ad essere consumato crudo.
Come pulire e tagliare il sedano
Sedano da costa: per ottenere dei gambi di sedano puliti, pronti da mangiare oppure da tagliare per farne un ingrediente per le nostre ricette, si parte eliminando con un coltello la base che unisce tra loro le coste. Poi si passa ad eliminare le foglie e a lavare accuratamente i gambi. Infine con un coltellino si andrà ad eliminare la parte esterna più filamentosa di ciascun gambo e gli eventuali residui bianchi e duri della base.
Sedano rapa: del sedano rapa si consuma la radice tonda e corposa, che andrà per prima cosa strofinata e lavata sotto l’acqua del rubinetto per eliminare ogni traccia di terra. Una volta pulito e asciugato, il sedano rapa può essere appoggiato su un tagliere e diviso in due, per poi procedere all’eliminazione della scorza con un coltello. Infine si possono togliere gli ultimi residui di buccia con un pelaverdure e procedere al taglio della polpa seguendo la ricetta scelta.
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Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università degli Studi di Milano, copywriter e traduttrice freelance, Daniela collabora con Everli da febbraio 2019.
È infine consigliato nelle diete contro l'ipertensione e come antinfiammatorio. Le controindicazioni all'utilizzo del sedano sono collegate alla possibilità, non così rara, di allergie e intolleranze anche gravi. L'allergia al sedano può talvolta associarsi all'allergia ai pollini di betulla con una reazione crociata.
È bene prestare attenzione al consumo di questo ortaggio nel caso in cui si soffra di malattie renali, poiché alcune sostanze contenute nel sedano possono risultare irritanti per i reni. Il sedano può inoltre comportare un aumento della sensibilità della pelle ai raggi solari.
Il sedano crudo si può mangiare prima dei pasti, in insalate o in pinzimonio, oppure può essere utilizzato per fare il risotto, una zuppa calda o fredda o una pasta estiva come le mezze penne al pesto di sedano e peperoni. In estate sono ottimi anche i centrifugati al sedano, dissetanti e depurativi.
Il sedano è ricco di iodio che, agendo sulla tiroide, velocizza tutte le funzioni dell'organismo; grazie al potassio stimola i reni e contribuisce ad accelerare il metabolismo; inoltre, le sue fibre, rallentando l'assorbimento degli zuccheri e mantenendo costante la glicemia, fanno bruciare più grassi.
Mantiene costanti i livelli di glicemia nel sangue
Grazie al suo apporto di fibre questo vegetale aiuta a mantenere costanti i livelli di glicemia nel sangue, dando così un contributo significativo all'abbassamento del glucosio nei soggetti affetti da diabete di tipo II.
Bisogna però fare attenzione al consumo delle foglie di sedano in caso di allergia all'ortaggio stesso ed anche durante l'allattamento poiché il caratteristico sapore amaro delle sue foglie possono rendere il latte materno con un sapore decisamente poco gradevole.
Le fibre di cui il sedano è ricco, aiutano a ridurre trigliceridi e colesterolo; la sedanina, una sostanza aromatica stimolante e altre molecole (fenolo, mannite, inositolo) ne potenziano le capacità digestive e di assorbimento dei gas nell'apparato digerente.
Dopo aver lavato il sedano, potete tagliare sia i gambi che le foglie e utilizzarlo per arricchire le vostre insalate. A partire da quelle più semplici ed estive, come quelle con tonno sott'olio e pomodori, fino a quelle creative o autunnali, ad esempio in abbinamento a mele, noci e formaggio.
Il sedano ha proprietà afrodisiache maggiori. Il gambo, soprattutto, il quale contiene androsterone che strasudato attraverso la pelle dell'uomo aumenta il desiderio sessuale nelle donne.
La differenza fondamentale tra il sedano verde e il sedano bianco è che il primo è più adatto a preparazioni dove funge da aromatizzante, quindi cotto, poiché sprigiona maggiormente il suo aroma, mentre il secondo, quello bianco, dai gambi più grandi e carnosi, si presta meglio ad essere consumato crudo, poiché risulta ...
Riattiva la bile, favorendo quindi la digestione, assorbe le tossine ed è un potente diuretico, che svuota la vescica e i reni. Inoltre, aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, il succo di sedano fa miracoli sia dentro sia fuori.
Valido il suo apporto contro l'ipertensione – grazie ad alcuni fitonutrienti che interagiscono con alcuni ormoni che regolano la pressione del sangue – e le sue proprietà diuretiche. La presenza di vitamina A lo rendono inoltre un alimento utile per combattere alcune infiammazioni.
A confermare la regola ricordata dall'esperto ci sono due eccezioni, o quasi: le carote e zucca. «Sono le verdure più ricche di carboidrati e, quindi, a più alto indice glicemico, ma tutto dipende sempre da quanto si mangia. Esempio: una zuppa a base di sola zucca o di carota ha un carico glicemico molto alto.
Sedano, proprietà diuretiche: secondo gli studi, si è scoperto che questo prodotto contiene selenio, limonene e asparagina, cioè oli che funzionano come stimolanti per un'attività ottimale dei reni, così come il potassio e il sodio.
Frutti come mele, arance, ciliegie, prugne e susine; Cereali come grano, orzo e farro; Legumi come fa*gioli, piselli, ceci, lenticchie, fave o soia; Altri alimenti a basso indice glicemico come il latte, il latte di soia non zuccherato, lo yogurt, l'orzo e il kamut.
La risposta è sì. Non scartate le foglie, ma aggiungetele nelle ricette oppure usatele per preparare un pesto. Dopo aver lavato il sedano, potete tagliare sia i gambi che le foglie e utilizzarlo per arricchire le vostre insalate.
Il consumo di sedano deve essere tenuto sotto controllo quando si soffre di malattie renali perché alcune sostanze contenute in questa verdura possono essere irritanti per i reni.
Sappiate che il succo di sedano è un alleato imbattibile contro l'odiata ritenzione idrica: la ricchezza di sodio e potassio lo rende un ottimo drenante naturale, capace inoltre di alcalinizzare l'organismo. Saziante, il succo di sedano è ideale anche per chi è a dieta ipocalorica.
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